Per la lotta al batterio Xylella Fastidiosa, che è un batterio e non un virus (sic!), le istituzioni hanno dispiegato truppe peggio che fossimo in una guerra d’inganni.
I consulenti scientifici che se ne stanno occupano non si sa con quale autorità, non sono batteriologi ma virologi, tra questi i ricercatori Savino, Boscia, Martelli. A questi signori che pretendono di essere dei ricercatori, degli scienzati insomma, pur non avendo uno straccio di competenza in materia batteriologica, non hanno nemmeno lontanamente pensato (forse perché interessati ad altro), che avrebbero dovuto interpellare appunto batteriologi, entomologi e patologi vegetali. Non un solo pensiero gli è venuto sulla possibilità di affrontare il problema attraverso la lotta con gli antagonisti naturali. Vanno dritti per la loro strada, affidandosi manco a farla apposta alla chimica fornita dalle multinazionali. Una strada che ci porta tutti, loro compresi, verso il baratro.
La xylella non è un virus e non può essere trattato come se lo fosse, eppure è quello che si sta facendo con l’approvazione della politica. Per ammissione degli stessi ricercatori questo batterio è veicolato da un insetto (la sputacchina), materia di cui loro, è bene ribadirlo, non hanno competenza. Il guaio è che questi signori sono ascoltati da una classe politica di ignoranti della peggior specie che, non solo gli da conto, peggio rende esecutivo un piano (abbattimento di migliaia di olivi e uso della chimica), in base ad argomentazioni che non hanno alcun fondamento scientifico e che produrrà solo disastri che pagheremo per decenni se non secoli.
Si delinea sempre più chiaramente un quadro che lascia intendere come la missione è battere cassa da ogni dove: dallo Stato, dalla UE, dalle Multinazionali che non vedono l’ora di conficcare i loro artigli sul Salento e sulla Puglia intera.
Un attacco senza precedenti, da 3000 anni a questa parte, è in corso contro gli ulivi pugliesi. Molti uliveti sono abbandonati a se stessi perchè i proprietari sono ridotti alla fame, dai prezzi bassissimi che vengono applicati all’ingrosso: un litro di olio extravergine d’oliva è stato pagato, quest’anno 2 euro come vent’anni fa, a fronte di costi di produzione decuplicati. La concorrenza dei mercati esteri è spietata, arriva dall’estero olio di pessima qualità e a prezzi stracciati. L’abbandono delle cure unitamente all’uso di spesticidi di basso livello ha determinato il repentino disseccamento degli alberi che viene attribuito quasi esclusivamente alla xylella fastidiosa e al suo vettore sputacchina. Per ironia della sorte, entrambi hanno una denominazione da commedia, ma sono immersi in una vera tragedia che sta conducendo verso la radicale decisione di abbattimenti indiscriminati ed inutili; possibile che gli ulivi, che hanno resistito a 3000 anni di attacchi naturali, ora possono soccombere così repentinamente a questi miseri e miopi interessi?